Il 2021 per il Centro Alfredo Rampi rappresenta un anno estremamente importante, compie quaranta anni dalla sua costituzione.
In questa occasione abbiamo voluto ricordare, con questo blog, anche un altro anniversario sebbene più giovane, i dieci anni dall’incontro fra il Centro Alfredo Rampi e Save the Children Italia.

 Bambini In Cerchio con volontari

Tale collaborazione, come si leggerà nel blog, è stata ricca di esperienze e ha permesso un cammino che ha gemellato l’approccio psicosociale di Save the Children con il Modello Psicodinamico Multiplo degli psicologi dell’emergenza del Centro Alfredo Rampi.
Da queste esperienze è nata un’armonia fra professionisti che hanno offerto interventi di sostegno psicopedagogico e psicologico nelle diverse tipologie di emergenza alle comunità coinvolte da un evento critico. Interventi diretti prevalentemente all’infanzia, all’adolescenza e alle famiglie, agli insegnanti e ai genitori.
Interventi svolti sia durante l’emergenza che nel post emergenza su tutto il territorio nazionale.
Pensiamo di aver ideato e sperimentato insieme un modello integrato e originale di intervento in emergenza, che potrebbe costituire un’esperienza pilota per gli specialisti del settore.
Il blog offrirà spunti formativi per educatori, insegnanti, psicologi e genitori.

Le collaborazioni più fruttuose non sono quelle che si progettano a tavolino, ma quelle che nascono sul campo. Ed è stato così per l’incontro tra il Centro Alfredo Rampi e Save the Children.

Ci siamo trovati insieme nelle più gravi emergenze che hanno investito il nostro Paese, al fianco di bambini, bambine e adolescenti, con le loro famiglie e i loro insegnanti. Abbiamo scoperto di condividere profondamente l’impegno a considerare prioritari, in ogni contesto di emergenza, i diritti fondamentali dei bambini: il diritto di essere protetti, di essere ascoltati, di prendere parte alla vita della propria comunità, di essere rispettati nei propri tempi e negli spazi di crescita.
Questa condivisione ha generato un costante confronto di metodologie e di strumenti di lavoro. Oggi questi strumenti rappresentano un patrimonio comune che vogliamo mettere a disposizione di tutti. Con la speranza che dalla riflessione su quanto si è fatto e da ogni esperienza vissuta, anche nei contesti di maggiore sofferenza, possano trarsi insegnamenti preziosi per affrontare, con maggiore consapevolezza, il futuro pieno di incognite che abbiamo davanti.

 RITA DI IORIO, RAFFAELA MILANO