Interventi nella post emergenza terremoto centro italia

Amatrice

Amatrice2

Arcobaleno


Psicoterapia bambini

Bambini con Psicologi Rampi

Esperienza pionieristica che ha visto la collaborazione fra Centro Alfredo Rampi e Save the Children, con il contributo del Centro di Psicoanalisi Romano.
     RITA DI IORIO

Gli Psicologi delle Emergenze Alfredo Rampi, attivati da Ares 118 Lazio, presenti già dalle prime ore dopo le scosse di terremoto sullo scenario ad Amatrice, si resero conto che molti sopravvissuti erano lì nella loro seconda casa e che sarebbero ritornati a Roma appena possibile.
Per questo motivo le vittime romane non avrebbero potuto usufruire di un primo soccorso psicologico in quanto il soccorso psicologico era stato attivato per la popolazione in loco. Il Centro Alfredo Rampi per poter sostenere anche i terremotati tornati a Roma si attivò per organizzare uno spazio psicologico direttamente a Roma: Il Servizio di Sostegno Psicologico.
Gli psicologi delle Emergenze Alfredo Rampi proposero una collaborazione all’Ufficio Extradipartimentale di Protezione Civile di Roma Capitale, con il quale erano in convenzione, per organizzare due Centri di Sostegno Psicologico gratuito per i residenti romani coinvolti nel terremoto del centro Italia nel 2016

L’ufficio mise immediatamente a disposizione due sedi dislocate a nord e a sud di Roma e delegò al Centro Alfredo Rampi supervisore del Servizio.

Il Servizio restò attivo dal 07/09/2016 al 15/12/2016 (Di Iorio - Chiacchiarini - Biondo, 2017, In Conosco, Imparo, Prevengo, n. 10, p. 13, rivista on line; Rita Di Iorio*, Giulia Chiacchiarini** e Daniele Biondo, Il servizio di soccorso psicologico. Il contenimento del dolore nell’emergenza del sisma in Stare con il dolore, p. 179, Franco Angeli).

Nel Servizio con gli Psicologi delle Emergenze Alfredo Rampi collaborarono i colleghi psicoanalisti della Società Psicoanalitica Italiana (SPI), gli psicologi ed educatori dell'associazione Lesra e Rubin ONLUS, gli psicologi dell’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze (ANPAS), gli psicoterapeuti dell’Associazione Romana Per La Psicoterapia Dell'Adolescenza (ARPAD).
Il Servizio mise in evidenza l’incidenza negli utenti di una sintomatologia importante, e evidenziò la necessità di prolungare le sedute di sostegno psicologico per molti utenti (Tabella n.)
.Tabella

Ci si rese conto che cinque incontri di sostegno psicologico per molti utenti non erano sufficienti per aiutarli nella ripresa di una funzionalità adattiva per gestire la quotidianità. Il trauma subito dai terremotati era stato troppo forte e necessitava di un aiuto psicoterapeutico più a lungo termine per essere affrontato ed elaborato.

Le nostre forze non sarebbero bastate per soddisfare tali richieste e la proposta di Save the Children di collaborare per organizzare un SERVIZIO DI SOSTEGNO INDIVIDUALE ALLE FAMIGLIE COLPITE DAL SISMA arrivò al momento opportuno.

Save the Children e il Centro Alfredo Rampi hanno offerto, così, la possibilità ad alcune famiglie di usufruire di un aiuto psicologico ed economico che altrimenti non si sarebbero potute permettere per tanti motivi, psicologici, economici e di impossibilità ad accedere ai servizi sanitari territoriali. Il progetto ha permesso di prendere in carico dieci casi da dieci psicoterapeuti, per la durata di circa due anni e mezzo, da febbraio 2017 a giugno 2019. Sono stati presi in carico per supporto psicologico/psicoterapeutico bambini e adolescenti e loro famiglie. Le psicoterapie sono state svolte presso gli studi degli psicoterapeuti. Grazie ad una preziosa collaborazione di anni fra le due onlus si è potuto in tempi brevi organizzare il SERVIZIO DI SOSTEGNO INDIVIDUALE ALLE FAMIGLIE COLPITE DAL SISMA.

Durante l’emergenza tanti sono gli aiuti che vengono erogati alle vittime ma con il “cessato stato di emergenza” i bambini, i ragazzi e le famiglie restano sole. Quando arriva il tempo, dopo l’agire immediato, di prendere coscienza dei danni subiti, della situazione disagiata in cui ci si trova, dei lutti che incalzano per essere elaborati, delle ferite ancora dolorose, si resta soli. E proprio in quel momento che ancora di più è fondamentale offrire alle vittime punti di riferimento diversi, tra cui riteniamo principale quello psicologico e psicosociale.

Proporre un luogo e un tempo per pensare insieme ad esperto pronto ad accogliere e al lavorare psicologicamente utilizzando gli strumenti giusti. Invece, ripartiti i soccorritori i riflettori si spengono e la comunità resta sola, tanti individui addolorati che difficilmente possono aiutarsi vicendevolmente. Spesso le strutture sanitarie non sono sufficienti per accogliere tutte le richieste di aiuto e strutture di svago, di ritrovo spesso sono rimaste danneggiate e non sono state ripristinate.

Nel 2017 abbiamo dato l’avvio, forse, alla prima esperienza che ha messo insieme professionalità diverse per aiutare tante famiglie nell’immediato post emergenza. Abbiamo cercato di soddisfare sia i bisogni educativi, sia quelli materiali come per acquisto di kit scolastici, corsi di sport, musica, danza, beni materiali ecc. sia quelli psicologi con interventi psicoterapeutici.

L’esperienza che presentiamo è andata a colmare, seppur nella sua limitatezza di risorse, alcune di questa richiesta nel post emergenza terremoto.

Si è stilata una procedura condivisa che ha previsto momenti comuni per la presa in carico degli aspetti socioeconomici e educativi degli utenti da parte di Save the Children e della presa in carico degli aspetti psicologici e psicoterapeutici da parte del Centro Alfredo Rampi.
Una presa in carico psicoterapeutica di lunga durata per i bambini e gli adolescenti e le loro famiglie che ne hanno certificato il bisogno. Partecipazione congiunta in incontri periodici tra la famiglia, un operatore di Save the Children ed un operatore del Centro Rampi per il monitoraggio di eventuali bisogni educativi e materiali e delle attività supportate da Save the Children.

Riteniamo tale intervento post emergenza pionieristico e ringraziamo i colleghi che hanno collaborato, dagli psicoterapeuti - psicologi dell’emergenza del CAR agli psicoanalisti della Società di psicoanalisi di Roma.

Probabilmente per la prima volta in questo progetto si è evidenziata una collaborazione fra psicoanalisti e psicologi dell’emergenza.

Abbiamo sperimentato una collaborazione all'interno del Servizio di Sostegno Psicologico e nell’intervento post emergenza unica e preziosa fra professionisti con competenze diverse, ma uniti da una base psicodinamica e psicoanalitica comune e un rispetto rigoroso delle diverse competenze e degli ambiti di intervento.

La metodologia psicodinamica e psicoanalitica è ritenuta da noi fondamentale per il trattamento delle vittime nel post emergenza.

Fondamentale per la riuscita del progetto è stata la disponibilità dei colleghi del Centro di Psicoanalisi Romano nel primo Servizio di uscire dai loro studi e mettersi in gioco in setting improvvisati (a volte anche nel giardino di fronte la sede perché non arrivava il detentore della chiave per entrare) e la disponibilità di collaborazione nei propri studi nel secondo Servizio.

Il tutto condiviso con periodici incontri di gruppo per riflettere sull’esperienza e su alcuni casi.
Nessun psicologo o psicoterapeuta di qualsiasi approccio formativo clinico può intervenire senza una formazione specifica in psicologia delle emergenze nei diversi contesti di intervento in emergenza o nella gestione immediata di richiesta emergenziale, ma in contesti fuori dai crateri o dai centri di accoglienza maggiormente protetti ( seppur disagiati) in cui sostenere colloqui di sostegno e nel sostegno psicoterapeutico post emergenza nei propri studi tutti gli psicoterapeuti posseggono gli strumenti per operare.

Un lavoro di gruppo prezioso che ha permesso di lavorare insieme egregiamente tre onlus: Centro Alfredo Rampi, Save the Children e Centro di Psicoanalisi Romano.