2012, Brindisi
Ordigno davanti alla scuola Morvillo-Falcone e morte della studentessa Melissa Bassi
"Assente per motivi di paura”.
Incontri nelle scuole del territorio con bambini, ragazzi, insegnanti, genitori
Ordigno davanti alla scuola Morvillo-Falcone e morte della studentessa Melissa Bassi
Brindisi, 19 Maggio 2012, ore 7:50: esplode un ordigno con tre bombole di gas, collegato a un timer e posizionato in un cassonetto davanti all'Istituto professionale “Morvillo-Falcone”; uccidendo sul colpo la 16enne Melissa Bassi e ferendo gravemente altri cinque studenti. La scuola teatro dell'attentato e la scuola media posta di fronte pullulavano di studenti che si accingevano a raggiungere gli ingressi. Tale evento ha toccato il Paese, dopo due giorni di lutto nazionale, è tornato a interrogarsi sulla scuola come “luogo sicuro”.
Tra il 23 e il 26 maggio 2012 la nostra squadra composta da Michele Grano e Federico Galli, ha realizzato un intervento psicologico e psicosociale nella scuola Media “Pacuvio-Don Bosco” (nella sede centrale, sita di fronte al “Morvillo-Falcone”, e in due succursali) e nella Scuola Media “Aldo Moro” di Mesagne, incontrando circa 700 alunni, 300 genitori e 100 insegnanti. Dal 3 al 6 giugno abbiamo realizzato altri incontri di rilancio del percorso e follow-up.
Emergono vissuti forti, di caos interiore e irrequietezza. «Assente per motivi di paura» è la giustificazione scritta da un’alunna per i giorni d’assenza in seguito alla strage, come ci racconta la dirigente scolastica. Per iniziare a ricollegare i pezzi del puzzle, ci serviamo di una storia interattiva, raccontata a più riprese e intermezzata da attività significanti e creative (giochi teatrali dal valore liberatorio e disegni).
S., 12 anni: «Dopo lo scoppio ho visto un fumo bianco e sentivo tantissime urla; avevo il cuore in gola ed ero come paralizzata, le gambe non riuscivano a muoversi»
P., 11 anni: «Mi sembra che la bomba sia scoppiata dentro me» Slogan coniato da M., 13 anni: «A scuola si dovrebbe morire solo di noia» |